Programma:

pdfLocandina "Manifesto per un teatro inclusivo" 13 - 14 Maggio 2022

Venerdì 13 maggio - Ore 20.00 

Attorno a un Tavolo - Cena  - Spettacolo sopratitolato

Scuola Iolanda Gazzero, Modena

Uno spazio scenico condiviso: una Cucina. Un grande tavolo al centro. Attorno ci sono tavoli da lavoro, forno, pentole, fornelli, taglieri e mattarelli.
Paola, Stefano e Maurizio accolgono gli spettatori, li fanno accomodare attorno al tavolo e apparecchiano.
“Per noi è sempre molto bello invitare gli amici a pranzo o a cena, però non è facile. Ci sono sempre troppe cose da fare, il tempo manca…” – dice Stefano.
Così comincia la cena e i tre attori, servendo acqua e vino, focacce, formaggio, verdure e tagliatelle, raccontano storie di vita (di teatro, di agricoltura, di paura di volare, di amici e di cinghiali), esperienze personali, piccoli fallimenti apparentemente senza importanza, inquietudini che attraversano il nostro presente.
Lo fanno con leggerezza, senza drammatizzare, piuttosto con la voglia di giocare.
Nella Cucina-Teatro delle Ariette tentano di creare, per il tempo effimero dello spettacolo, una comunità provvisoria, forse ancora possibile.

Essendo una CENA - SPETTACOLO i posti sono limitati

Sabato 14 maggio - Ore 9.00

Il teatro inclusivo tra l’Emilia-Romagna e l’Europa - Convegno Internazionale (LIS e Sottotitoli)

Teatro Storchi di Modena

Sabato 14 maggio - Ore 15.30

Il teatro inclusivo a Modena e in Emilia-Romagna - Tavola Rotonda (LIS e Sottotitoli)

Teatro Storchi di Modena

Sabato 14 maggio - Ore 19.00

I Figli della Frettolosa - Spettacolo Audiodescritto (Sopratitoli)

Teatro Storchi di Modena

Il nuovo spettacolo di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari affronta la questione della diversità, in particolare della cecità e del senso che ha oggi il 'vedere' nel nostro mondo bombardato da immagini e suoni che alluvionano i sensi forti, ovvero la vista e l'udito.
Il punto di partenza di queste riflessioni è quello di un non vedente, di chi guarda ma non vede, di chi sente la realtà, di chi percepisce differentemente. È un punto di vista reale, in quanto limite fisico, ed anche metaforico, in quanto condizione esistenziale.
Un'immagine e un'idea ha preso corpo in questi anni nella fantasia dei due artisti: un coro composto da persone non vedenti, con i bastoni bianchi e gli occhiali scuri, che diviene rappresentazione della nostra società, allegoria di un popolo cieco, smarrito, che vive in una condizione permanente di instabilità, di assenza di prospettive. Il progetto coinvolge infatti un gruppo di persone non vedenti ed ipovedenti che, a partire da spunti autobiografici, porta in scena insieme agli attori della compagnia un affresco del contemporaneo attraverso il quale raccontarsi e nel quale riconoscersi.

Potete prenotare il posto rispondendo a questa mail, indicando il vostro nominativo e quello degli accompagnatori.
Se preferite, potete contattarci via CELLULARE al NUMERO 328-2435950 ANCHE CON MESSAGGIO VOCALE su whatsapp.

Ingresso omaggio per tutti gli eventi in programma.

Per esigenze organizzative è obbligatoria la prenotazione.

 

Cordiali Saluti.

Il Consiglio Regionale ENS Emilia-Romagna